Gli spaghetti: storia, leggende e una ricetta

Se c’è un piatto che nell’immaginario collettivo mondiale rappresenta l’Italia, beh… questo piatto sono gli spaghetti. Chi non ricorda i tanti film con Totò, o Aldo Fabrizi o Alberto Sordi alle prese con questa pasta, tipica della nostra cucina, così amata anche dagli stranieri? Ma qual è la sua storia? Quali le leggende che la riguardano? Proviamo a raccontare…

La storia degli spaghetti

La storia degli spaghetti è interessante e affonda le radici nell’antichità. La pasta è stata una parte importante della

Un piatto di spaghetti al pomodoro. Foto di CT M da flickr.com. In copertina, spaghetti allo scoglio. Foto da wallpaperflare.com

cucina in molte culture antiche, come gli Egizi, i Greci e i Romani. Tuttavia, qualcosa di simile agli spaghetti che conosciamo oggi ha origine in Cina. Infatti, la pasta di grano duro sembra essere stata inventata “nell’impero celeste” circa 4mila anni fa, prima di diffondersi in tutto il mondo. In Italia, spesso si racconta che siano stati introdotti da Marco Polo, l’esploratore veneziano, dopo i suoi viaggi in Cina nel XIII secolo. Tuttavia, questa teoria è oggetto di dibattito, poiché ci sono prove che suggeriscono che questa pasta era già presente in Italia prima dell’arrivo di Marco Polo. Nel corso dei secoli, gli spaghetti hanno subito diverse modifiche e adattamenti in Italia, dando vita a una vasta gamma di varietà (basti pensare al loro differente spessore in modo da adattarsi alle diverse esigenze culinarie).

Le leggende attorno agli spaghetti

Oltre alla leggenda riguardante Marco Polo, ne esistono altre. Alcune raccontano che sarebbero stati inventati in Italia ispirandosi alle code dei cavalli, in onore di una visita reale. Un’altra suggerisce che gli spaghetti siano stati creati quando un cuoco italiano volle impressionare una regina con un piatto straordinario. Per farlo, decise di creare una pasta lunga, sottile e facilmente mangiabile. È importante notare che molte di queste leggende sono apocrife e non sono sostenute da prove storiche. Come abbiamo accennato all’inizio, la storia degli spaghetti è molto complessa e la pasta stessa ha una lunga evoluzione che coinvolge molte culture e influenze culinarie.

Ma come “si fanno” gli spaghetti?

Spaghetti integrali.

Per preparare gli spaghetti, occorre distinguere fra la produzione manuale casalinga e quella industriale. Partiamo da quella casalinga. Coinvolge pochi ingredienti di base: farina di grano duro e acqua. La farina di grano duro è essenziale per ottenere la consistenza desiderata per gli spaghetti, poiché ha un alto contenuto di glutine che conferisce elasticità alla pasta. Iniziate versando la farina di grano duro su una superficie pulita. Formate una piccola montagnola di farina e create un piccolo cratere al centro. Gradualmente, aggiungete acqua al cratere, mescolate lentamente utilizzando una forchetta o le dita per incorporare l’acqua nella farina. Una volta che l’acqua è stata incorporata in modo sufficiente, iniziate a impastare con le mani. Continuate ad aggiungere acqua in piccole quantità finché l’impasto non diventa liscio ed elastico. L’obiettivo è ottenere una consistenza omogenea che non sia troppo appiccicosa. Avvolgete l’impasto in un film trasparente e lasciatelo riposare per circa 30 minuti a temperatura ambiente. Questo permette al glutine di rilassarsi e facilita la successiva lavorazione. Dopo il riposo, dividete l’impasto in piccole porzioni e stendetelo sottilmente con un mattarello o una macchina per la pasta. Continuate a stendere fino a ottenere uno spessore molto sottile, quasi trasparente. Una volta che avrete steso la pasta, potrete tagliarla in strisce lunghe e sottili per creare gli spaghetti. Utilizzate un tagliapasta o un coltello affilato. Gli spaghetti possono essere essiccati su un’apposita griglia o appesi ad asciugare su stendini per pasta. Questo processo di asciugatura può richiedere alcune ore o anche giorni, a seconda delle condizioni ambientali. È un processo che richiede pratica, ma con il tempo potrete ottenere spaghetti fatti in casa deliziosi e freschi.

Come le industrie preparano gli spaghetti

Gli spaghetti che si trovano comunemente nei supermercati sono prodotti in modo molto diverso rispetto a quelli fatti in casa o in piccole quantità artigianali perché la loro produzione in scala industriale coinvolge macchinari specializzati e un processo altamente automatizzato. La farina di grano duro e l’acqua sono comunque gli ingredienti principali anche per la produzione degli spaghetti industriali. Queste vengono mischiate in grandi quantità per formare una massa omogenea in grandi impastatrici. L’impasto viene quindi lavorato e compresso per ottenere la giusta consistenza. In questa fase, il glutine presente nella farina di grano duro contribuisce a creare una pasta elastica. L’impasto viene quindi esteso in fogli sottili tramite una serie di rulli e macchine specializzate. Questi fogli di pasta vengono tagliati in strisce larghe e sottili, che sono poi rifinite per ottenere la forma di spaghetti che appena tagliati vengono posti su nastri trasportatori o griglie per l’asciugatura. La fase di asciugatura è fondamentale per rimuovere l’umidità dalla pasta e renderla stabile per il confezionamento e la conservazione. Dopo l’asciugatura, gli spaghetti vengono raffreddati e quindi confezionati in sacchetti o scatole. Durante il processo di confezionamento, spesso viene aggiunto un po’ di amido di mais o farina per evitare che gli si attacchino tra loro. È importante notare che il processo di produzione degli spaghetti industriali è altamente automatizzato e standardizzato per garantire la qualità e la consistenza del prodotto.

Gli spaghetti allo scoglio

Per finire, una bella ricetta che potete gustare anche alla nostra tavola: gli spaghetti allo scoglio. Ingredienti: 320

Spaghetti allo scoglio. Foto da pxfuel.com.

g di spaghetti, 500 g di frutti di mare misti (cozze, vongole, calamari, gamberetti, ecc.), 4 pomodori maturi, 3 spicchi d’aglio, peperoncino rosso (q.b. a piacere), prezzemolo fresco tritato, olio d’oliva extra vergine, sale e pepe q.b. Istruzioni: prima di tutto, pulite bene i frutti di mare. Le cozze e le vongole devono essere grattate e sciacquate sotto acqua corrente per eliminare eventuali residui di sabbia. Sciacquate anche i calamari e i gamberetti, se li state utilizzando. Mettete il tutto in una ciotola e coprite con acqua fredda salata. Lasciali riposare per almeno un’ora per far sì che espellano eventuali residui di sabbia. Dopo, scolate e sciacquate nuovamente i frutti di mare e teneteli da parte. Passate alla salsa: in una padella capiente, scaldate un generoso giro d’olio d’oliva e aggiungete gli spicchi d’aglio interi e il peperoncino rosso. Lasciate soffriggere a fuoco medio finché l’aglio diventa dorato. Aggiungete i pomodori pelati e tagliati a pezzetti nella padella. Cuocete per circa 10-15 minuti finché i pomodori si disfano e la salsa si addensa leggermente. Aggiungete i frutti di mare puliti e scolati nella padella con la salsa. Coprite la padella con un coperchio e andate a fuoco medio-basso fino a quando i frutti di mare si aprono e rilasciano i loro succhi, il che dovrebbe richiedere circa 5-10 minuti. Scartate eventuali frutti di mare che non si sono aperti. Aggiustate di sale e pepe a piacere. Se la salsa risulta troppo densa, si può aggiungere un po’ di acqua di cottura degli spaghetti per diluirla. Nel frattempo, cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata, Scolateli e aggiungeteli direttamente nella padella con la salsa e i frutti di mare. Mescolate bene in modo che si impregnino bene dei sapori. Prima di servire, spolverate con prezzemolo fresco tritato e un filo d’olio d’oliva extra vergine.