Festività in Romagna: cotechino e zampone

Il menu di Natale è già pronto per essere messo in tavola e, quindi, non staremo di certo a fare aggiunte

Zampone con contorno di lenticchie. Foto di Alpha da flickr.com. In copertina, cotechino e lenticchie. Foto di Popo le Chien da commons.wikimedia.org.

dell’ultimo minuto a quanto già preparato. Invece, concentriamoci su due piatti particolarmente gustosi e tradizionali per quel che riguarda il cenone dell’ultimo dell’anno (al quale, di sicuro, non abbiamo ancora pensato). Stiamo parlando di zampone e cotechino. Perché la tradizione romagnola ma, in generale, quella italiana, ci suggerisce di gustarceli l’ultimo dell’anno accompagnati dalle lenticchie?

Perché l’ultimo dell’anno mangiamo cotechino o zampone?

La tradizione di consumare zampone o cotechino durante l’ultimo dell’anno è legata a diverse credenze e simbologie. Cominciamo a dire che il legame tra le lenticchie e il concetto di prosperità risale a tempi antichi. Le lenticchie, con la loro forma che ricorda le monete, sono da sempre considerate simbolo di ricchezza e denaro. La carne di maiale, poi, è tradizionalmente associata all’abbondanza e alla ricchezza in molte culture regionali italiane. Insomma, la scelta di mangiare zampone o cotechino a capodanno è radicata nelle credenze simboliche legate alla fortuna e all’abbondanza per il nuovo anno. La combinazione di queste due pietanze con le lenticchie crea un pasto ricco di significato e di speranza per il futuro.

Che differenze ci sono tra cotechino e zampone?

Cotechino a fette. Foto di Paolo Valdemarin da flickr.com.

Zampone e cotechino presentano alcune differenze chiave.  Lo zampone è fatto utilizzando la pelle del piede posteriore del maiale, riempita con una miscela di carne macinata, grasso, sale e spezie. Il cotechino, invece, è preparato con carne di maiale macinata finemente, spesso proveniente dalla guancia e dal grasso di maiale, insieme a spezie e sale. La carne è generalmente insaccata in un budello naturale. Lo zampone tende ad avere una consistenza più densa a causa della presenza di pelle e ossa. Il cotechino ha una consistenza più morbida e compatta. Entrambi i prodotti vanno cotti bollendoli in acqua. La cottura richiede del tempo per consentire alla carne di cuocere lentamente e sviluppare i sapori. In termini di utilizzo culinario, tutti e due vanno serviti affettati.

Come si cucinano cotechino e zampone?

La preparazione dello zampone o del cotechino può variare leggermente a seconda delle tradizioni

amponi da cuocere. Foto di Regine Debatty da commons.wikimedia.org.

regionali o delle preferenze personali. Noi proviamo a fornirvi un’idea generica su come prepararli. Ingredienti: uno zampone (o un cotechino), acqua quanto basta e sale quanto basta. Istruzioni: prima di cucinarli , è consigliabile risciacquarli accuratamente sotto acqua corrente fredda per rimuovere eventuali residui di conservanti o impurità superficiali. Poi, portate a ebollizione una pentola abbastanza grande da contenerli per intero. Immergeteli nell’acqua bollente e aggiungete un pizzico di sale. Potete anche aggiungere aromi come alloro, rosmarino o chiodi di garofano per conferire sapore alla carne. Passiamo alla cottura: riducete il fuoco in modo che l’acqua bolla dolcemente e coprite parzialmente la pentola con un coperchio. Lasciate cuocere per il tempo necessario, che dipende dalle dimensioni dello zampone o del cotechino. In genere, la cottura può richiedere diverse ore. Consultate le istruzioni sulla confezione per ottenere indicazioni più precise. Per verificare se sono cotti, potete utilizzare una forchetta per pungere la pelle. Se la forchetta penetra facilmente, sono probabilmente pronti per essere degustati. Una volta cotti potete affettarli e servirli caldi. Potete presentarli su un piatto da portata con contorni a vostro piacimento. I più classici sono le lenticchie (come abbiamo visto) o il purè di patate.