Il Trebbiano romagnolo, vino da pesce e non solo

In questo blog dedicato soprattutto all’enogastronomia emiliano – romagnola vi abbiamo già parlato di alcuni vini-simbolo della nostra regione: il Sangiovese e l’Albana. Oggi scriviamo di un vino forse meno nobile ma che

Il Trebbiano è adatto a secondi di pesce elaborati. Foto di Nadin Sh da pexels.com. In copertina, un filare di Trebbiano. Foto di Peter Forster da it.wikipedia.org.

accompagna con grande delicatezza primi e secondi di pesce elaborati, molluschi e pesci dalla tendenza grassa, come ad esempio l’anguilla: il Trebbiano romagnolo. La leggerezza e la buona acidità di un Trebbiano romagnolo vinificato come si deve, lo rendono adatto ad accompagnare i piatti che vi abbiamo appena citato.

La storia del Trebbiano romagnolo

Questo vitigno, diffuso dal bolognese fino in Romagna, ha le sue origini nell’Italia centrale, come quasi tutti i vitigni della famiglia dei trebbiani. Si tratta di uve note fin dall’epoca romana. Il loro nome deriva dal latino “Trebula“, ossia fattoria e una delle prime menzioni la si deve proprio al grande scrittore e naturalista romano Plinio il Vecchio che, nella sua opera “Naturalis Historia“, scritta attorno al 77 dopo Cristo, ne parla come di un “Vinum Trebulanum“, cioè come di un “vino di paese” o “vino casareccio”. A quei tempi già queste uve erano conosciute per la loro resistenza alle malattie e la loro capacità di produrre vini leggeri e freschi e, secondo alcune leggende, i medici dell’antica Roma lo raccomandavano per curare diversi problemi di salute. Il Trebbiano romagnolo viene poi citato da varie fonti ancora dal medioevo fino ai giorni nostri momento nel quale la sua maggiore coltivazione avviene, appunto, in terra di Romagna.

Come si lavora il Trebbiano romagnolo

Uve di Trebbiano in una immagine di Viala e Vermorel.

Il Trebbiano romagnolo è prodotto utilizzando un gruppo di uve bianche molto comune in Italia e, ormai, anche in altre parti del mondo. Questi sono i passaggi generali per ottenerlo:

Raccolta delle uve. Le uve di Trebbiano romagnolo vengono raccolte quando sono mature. La scelta del momento di raccolta influisce sul sapore e sulla composizione del vino finale.

Di raspatura e pigiatura. Dopo la raccolta, le uve vengono diraspate per separare i grappoli dalle steli. Successivamente vengono pigiate per estrarre il mosto, che è il succo zuccherino delle uve.

Fermentazione. Il mosto viene trasferito in contenitori come serbatoi in acciaio inox o botti di legno, dove inizia il processo di fermentazione. Durante la fermentazione, i lieviti presenti nel mosto trasformano gli zuccheri in alcol etilico e in anidride carbonica. Questo processo può durare da alcune settimane a diversi mesi, a seconda dello stile di vino che si intende ottenere.

Maturazione. Dopo la fermentazione, il vino può essere sottoposto a un periodo di maturazione. Questo può avvenire in botti di legno o serbatoi in acciaio inox. La maturazione aiuta a sviluppare i sapori e gli aromi del vino.

Imbottigliamento. Una volta che il vino ha raggiunto il livello desiderato di maturità e i sapori si sono sviluppati

Grappolo di uve Trebbiano. Foto di Giaccai da it.wikipedia.org.

adeguatamente, il vino viene filtrato e imbottigliato. In alcuni casi, può subire ulteriori periodi di invecchiamento in bottiglia prima di essere commercializzato.

È importante notare che il processo esatto può variare a seconda del produttore e dello stile di vino che si intende ottenere. Il Trebbiano romagnolo è una varietà di uva versatile che può essere utilizzata per produrre vini secchi, freschi e aromatici, nonché vini più complessi e invecchiati. Il metodo di produzione può variare in base al risultato desiderato.

Trebbiano romagnolo, le iniziative per promuoverlo

Come abbiamo detto, il Trebbiano accompagna bene piatti di pesce elaborati, mitili e pesci grassi. Nella nostra

regione si ospitano eventi e festival legati al Trebbiano romagnolo che mirano a farne conoscere l’identità e anche a sperimentare accoppiamenti con altri cibi, rispondendo alle nuove tendenze di consumo. Va sottolineato, infine, che si stanno anche facendo sforzi per promuovere e preservare le varietà di uve Trebbiano e la loro produzione attraverso programmi di tutela e promozione delle denominazioni d’origine controllata (DOC) o delle denominazioni d’origine controllata e garantita (DOCG).